Chi siamo

 

 

Beatrice Buzi ha studiato la filosofia, poi il cinema. Ricercatrice indipendente, ha contribuito alla realizzazione di film che utilizzano i materiali d’archivio secondo prospettive e collisioni inconsuete.

 

 

 

Giulia Cosentino è una ricercatrice d’archivio, studiosa e a volte regista, ma anche una cineamatrice d’altri tempi, che crede nella riappropriazione e la conservazione delle memorie private come atto politico di resistenza collettiva.

 

 

 

Fabrizio D’Alessio è un cacciatore di fantasmi che si occupa di ricerca, conservazione, digitalizzazione e catalogazione di archivi audiovisivi e fotografici.

 

 

 

 

Giulia D’Alia ha studiato filosofia e cinema. Si è specializzata nello studio del linguaggio documentario ed è attualmente dottoranda di ricerca. Sperimenta con il montaggio sonoro a partire da nastri ritrovati che fa suonare su vecchi walkman.

 

 

 

Noemi Fuscà ama la storia e gli archivi ma è allergica alla polvere, ha addirittura deciso di laurearsi in storia per poi decidere che non avrebbe mai fatto la storica. Ha il pallino della letteratura per l’infanzia e la storia sociale dell’alimentazione, nella vita fa la libraia.

 

 

 

Camilla Iannetti è una regista di documentari e antropologa che vive e lavora tra Roma e Palermo.
Dell’esercizio della memoria la affascina l’indissolubile legame con l’immaginazione e con il sogno.

 

 

 

Arianna Lodeserto ha studiato o praticato, troppo a lungo o troppo poco, la filosofia, l’archeologia dei media, il documentario, il montaggio, il teatro, i paesaggi, la radio, la scrittura, le lotte. Ama i viaggi e gli archivi: l’altrove e quel che ritorna.

 

 

 

Luca Marchetti, laureato in Storia, cerca dal 2012 di far diventare le proprie passioni per il Cinema e per le narrazioni un mestiere.  Si è barcamenato come autore, ricercatore e redattore. Sulla sua scrivania ha sempre un libro da leggere e un film da vedere.

 

 

 

Carla Oppo è comunicatrice storica e ricercatrice d’archivio. Dal 2019 cura il Festival di periferia Bella Storia. Curiosa urbana e autostoppista selvatica in viaggio, ha un debole per le case e le rotte d’altrə. Sarà per questo che in archivio insegue vite che non sono la sua.

 

 

 

Alice Ortenzi, figlia di un videoamatore e di un’archivista autodidatta ha scoperto da grande di amare l’ordine, le ricerche, il cinema e la strada. Circense in una vita parallela,  è archivista e si occupa della conservazione e del trattamento di patrimoni audiovisivi.

 

 

 

Ottone Ovidi vive perennemente con la sensazione di essere nato nell’epoca sbagliata e forse per questo è finito a studiare il passato. Storico contemporaneista e consulente politiche culturali, vive e lavora tra l’Italia, la Francia e Cipro.

 

 

 

Anita Rizzi etrusca del XXI secolo apicoltrice ed educatrice, proiezionista e cultrice della cultura audiovisiva nello specifico contemporaneo dell’immagine documentaria.